La cantina di sorsimorsi è uno scrigno che contiene alcuni piccoli tesori, regali della terra che il tempo ci consegna arricchiti di grande valore.
Lo stupore e l’emozione di avvicinarsi a questi tesori quando sono ancora bambini è grandissima e ovviamente assume i connotati di una grande responsabilità. Ma una delle cose più belle di che fa il nostro lavoro è senza dubbio l’approccio a giovani grandi vini messi in bottiglia da pochi anni e prendersi la responsabilità di saper capire quanto tempo potranno vivere, quanto tempo servirà per farli esprimere al meglio e perchè siano in grado di dare il massimo del loro potenziale.
Ovviamente questo livello di espressione è anche una questione di gusto, questione di scelta. E non tutti hanno gli stessi i gusti.
Il nostro gusto per i grandi vini è quello di chi cerca una bevuta morbida, perfetta, evoluta, con profumi e gusti che si completano in equilibrio senza che nessuno prenda il sopravvento sull’altro.
Questo gusto trova soddisfazione solo quando una bottiglia perfetta, conservata in modo perfetto viene aperta nel momento giusto.
Il lavoro per noi comincia dunque nel momento in cui scegliamo il vino sulla base di particolari caratteristiche organolettiche e facciamo la nostra scommessa, la nostra previsione. Sì perchè più che di una scommessa si tratta di una previsione, si tratta di ricercare certe caratteristiche precise che sono in grado di comunicarci le potenzialità di un vino; ci dicono come probabilmente si evolverà negli anni, bene inteso che venga conservato nel modo più opportuno.
Dunque cosa troviamo oggi nello scrigno di Sorsimorsi? Quali sono le grandi annate scelte sulla base della nostra sensibilità e dei nostri gusti?
Parlando di vini rossi, le tre grandi annate che ci hanno colpiti sul finire dello scorso decennio sono state l’annata 2001, l’annata 2004 e l’annata 2006.
Queste annate hanno prodotto vini rossi di grande equilibrio e sostanza, vini che hanno saputo rappresentare quella perfezione che noi amanti dell’armonia e della finezza nella bevuta andiamo cercando e riconosciamo nell’emozione del gusto e dei profumi.
Ovviamente non tutti i vini rossi e non tutte le zone di provenienza hanno espresso lo stesso grado di perfezione, ma in alcune regioni che abbiamo visitato abbiamo trovato proprio i vini che corrispondevano alle caratteristiche da noi ricercate.
Se vogliamo parlare di Piemonte, Toscana, Umbria e Trentino allora possiamo dire di aver trovato quello che cercavamo.
Barolo 2004 e Barbaresco 2004, Brunello di Montalcino 2001, Brunello di Montalcino 2004, Sagrantino di Montefalco 2004, Sagrantino di Montefalco 2006 sono vini che assomigliano a quella bevuta perfetta che sanno cercare gli appassionati che hanno anche la pazienza di aspettare, di capire, di soffermarsi per degustare lentamente un nettare tanto prezioso.