Bere vino rosso in estate

Chi ha detto che bere un vino rosso in estate non va bene?

Forse qualcuno che lo ha bevuto caldo, o cattivo, o senza abbinarlo al cibo giusto.

Senza ombra di dubbio l’associazione mentale più comune è quella di considerare il vino bianco prettamente estivo e il vono rosso assolutamente più autunnale o invernale.

Invece la sensazione comune che il vino rosso sia più pesante del vino bianco è da sfatare.

Innanzi tutto a parità di gradazione alcolica un bicchiere di vino bianco da 150 ml vale 85 calorie, mentre lo stesso bicchiere di vino rosso ne vale 90. Non una grande differenza.

E se è vero che il vino bianco è mediamente meno alcolico del vino rosso, bisogna dire che di vino bianco se ne beve solitamente un po’ di più rispetto al rosso, soprattutto se servito bello fresco in estate.

Se vogliamo poi considerare che mediamente il vino bianco contiene una quantità maggiore di anidride solforosa aggiunta, sostanza che nei termini di legge i produttori di vino tendono ad aggiungere ai vini per favorirne la conservazione, sostanza che sappiamo anche essere responsabile di piccoli fastidi per chi ne è particolarmente sensibile o intollerante, allora ci viene il dubbio che non sia proprio il vino bianco mediamente più pesante e meno digeribile rispetto al rosso.

Sfatando perciò i luoghi comuni voglio dirvi quali sono i due motivi principali per cui si tende a non apprezzare il vino rosso in estate:

  • L’abbinamento cibo vino. Abbinare un vino rosso con una pietanza tipicamente estiva è abbastanza difficile ed inusale; tutti noi sappiamo che l’alimentazione cambia con la stagionalità e che in estate si preferiscono cibi più leggeri e i nostri pasti sia in casa che fuori casa sono tendenzialmente a base di verdure, carni bianche e pesce, tutti alimenti che vengono abbinati con più facilità ad un vino bianco piuttosto che ad un vino rosso.

  • La temperatura del vino. Se generalmente è vero che il vino bianco viene servito fresco da frigo o ghiacciato in un cestello, è altrettanto vero che il vino rosso viene servito a temperatura ambiente; tutto sembrerebbe filare ma se in inverno la temperatura di un ambiente coincide perfettamente con la temperatura di servizio di un vino rosso, parliamo infatti di ambienti in cui si vive con agio fa i 18 e i 20 gradi centigradi, la temperatura media di un ambiente estivo si alza notevolmente e varia dai 24 ai 26 o 27 gradi; se poi un ambiente rimane esposto al sole e non è climatizzato la temperatura che acquisisce il vino è senza dubbio maggiore. Perciò un vino servito ad una temperatura molto superiore rispetto alla temperatura ideale di servizio risulta squilibrato, pesante e assolutamente sgradevole.

Perciò fate grande attenzione alla temperatura dell’ambiente in cui conservate il vostro vino e anche quando ordinate un vino rosso al ristorante verificate sempre che la temperatura del vino scelto sia quella giusta, che corrisponda a quella indicata sulla retroetichetta, oppure non vergognatevi di richiedere un cestello di ghiaccio per far riposare la bottiglia alcuni minuti finchè la temperatura sia scesa quel tanto che basta; ne vale assolutamente la pena, perchè un buon rosso abbinato al giusto piatto quando la temperatura di servizio è inferiore alla temperatura dell’ambiente circostante sa dare una sensazione di grande freschezza e piacevolezza.

In secondo luogo con l’aiuto di qualche amico esperto, di un bravo cameriere o sommelier o coadiuvati da una buona guida cercate un abbinamento originale, diverso dal solito, non scontato, perchè il giusto abbinamento con i piatti che andrete a consumare non deve essere sprecato dal timore di una scelta azzardata o di consumare un vino servito male.

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